La colonia romana Aelia Capitolina è in tumulto. E il motivo è che i suoi abitanti originari continuano a chiamarla col nome che usano da secoli: Gerusalemme. La Terza Guerra Giudaica scatenata da Shimon Bar Kochba sta infiammando la città e non potrebbe e non potrebbe esserci miglior teatro per un altro conflitto che va avanti da secoli. Il suo vero nome si è perso dall'alba dei tempi. Il rabbi, ormai una leggenda, si fa chiamare Breisyt, in ebraico «Genesi». Si racconta che il motivo risalga a quando Ozymandias, maledetto da En Sabah Nur, utilizzò il suo potere e le sue conoscenze per trovarlo, prima ancora che esistesse un popolo ebraico, e gli rivelò di essere il primo anti-mutante e di essere destinato a sconfiggere il primo mutante, e a questo scopo gli fornì la tecnologia aliena per renderlo immortale. Alcune leggende narrano che Breisyt sia il vero capostipite della gente giudaica, ma parlarne in pubblico equivarrebbe a bestemmiare contro i Patriarchi biblici e porterebbe alla lapidazione; narrano anche che il suo conflitto con Apocalisse sia stato all'origine dell'Esodo degli ebrei dall'Egitto, ma solo l'Osservatore Uatu conosce davvero la verità su questi avvenimenti.[1]

Dopo aver giocato al gatto e al topo per secoli, dopo aver ripreso fiato con sonni criogenici, è arrivata la resa dei conti tra le due nemesi, qui, nel caos della rivolta di Bar Kochba contro l'occupazione romana.

En Sabah Nur è divertito da quest'era di scontri, in questa terra martoriata in cui circolano testi sacri d'ogni fatta, tra cui molte “Rivelazioni”[2] e predizioni sulla fine dei tempi che solleticano il suo desiderio di uno scontro finale in cui solo i più adatti sopravvivano.

Ma non è qui nella terra che un giorno ancora molto lontano sarà chiamata Stato di Israele per studiare letteratura.
È qui per mettere fine a un incubo secolare.

Breisyt avrà pure la capacità innata di silenziare i suoi multiformi poteri mutanti, ma En Sabah Nur ha ben altri assi nella manica, compresa la tecnologia dei Celestiali che ha reso entrambi immortali. Ed è arrivato il momento di utilizzare tutte le sue carte.

Tra le rovine del Tempio, un sacrilego corpo a corpo all'ultimo sangue si arresta quando Apocalisse trova un punto scoperto nella guardia dell’avversario e lo afferra per la gola.

-Vorrei poter dire che mi mancherai, Breisyt... - dice in aramaico -... ma può mancarti l'insetto che schiacci sotto il tuo tallone?-

Un gesto rapido e il collo di Genesi è spezzato per sempre.

SNAP.

 

Marvel IT presenta

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#36
GLI INCREDIBILI ANTI-X-MEN
seconda parte

di Mickey e Carlo Monni

 

 

 

SNAP.

Questo suono lugubre è risuonato secoli dopo, con una sua eco, in una cava di marmo dismessa in Puglia, nel sud Italia. Un posto dimenticato da Dio, ritrovato dalla malavita e da Sinistro, ora teatro di un drammatico scontro tra un gruppo di X-Men e un gruppo di quelli che si possono definire i loro Anti-X-Men - individui nati per neutralizzare i loro superpoteri. E, forse, per ucciderli. Perlomeno, questo sembra essere stato il destino della giovane Husk.

-Morta? No, no- nega Jean, che vorrebbe assicurarsene con i suoi poteri mentali, ma non può perché attualmente inibiti.

Non c'è molto tempo per realizzare quello che è successo, per soffermarsi sul capo innaturalmente piegato di Paige Guthrie. Il compagno di squadra che, a insaputa di tutti, aveva una storia con lei, viene colto da un furore. Prende tra le braccia il cadavere e, come un berserker o un guerriero nativo-americano, corre via urlando, lasciando tutti interdetti per qualche secondo.
Per gli Anti-X-Men, però, non c'è altro tempo da perdere. Il loro burattinaio, Sinistro, non si accontenta di un lutto. Vuole sterminare l'intera squadra e deve approfittare del loro shock. Con i loro esoscheletri telecomandati, gli anti-mutanti riprendono ad attaccare i superstiti, compreso Alex Summers che si allontana verso l'orizzonte. Sembra incurante dei raggi che gli vengono sparati contro dalla sua nemesi, che evita per pura fortuna, forse.

-Qualunque cosa stia pensando di fare, copritelo!- ordina Arcangelo, racimolando un barlume di lucidità in questo frangente surreale.

Ma cosa possono fare senza i loro superpoteri? Finora tutto quello che hanno potuto fare è stato sopravvivere ed il caso di Paige ha dimostrato che la loro buona sorte non durerà a lungo.

Se davvero c’è Sinistro dietro a tutto, stavolta potrebbe vincere e, sconfitti loro, toccherà agli altri X-Men. La sua tattica è stata semplice ma efficace. Usare la sorpresa. Non è una tattica facilmente ripetibile

Remy LeBeau usa il suo bastone telescopico per far inciampare la sua nemesi ma è consapevole di aver guadagnato solo un minuto di respiro.

Jean Grey evita di misura un colpo e rotola sul terreno.

Bobby Drake viene colpito e con un grido piomba a terra.

Kurt Wagner può roteare e fare capriole quanto può, ma presto un colpo di Diana Vickers lo centra e lo tramortisce.

-No!- urla la donna, disperata per il male che sta facendo contro la propria volontà.

Sembra tutto perduto.

Warren stringe la mano della sua donna ed anche senza telepatia lei sa cosa gli passa per la mente perché è lo stesso per lei.

Non avrebbero mai pensato che sarebbe finita in maniera così ingloriosa.

-Non deve finire così.- dice Arcangelo.

Si alza in piedi con una nuova determinazione negli occhi in cui brilla una luce nuova. È un’illusione ottica o  le sue ali si stanno muovendo?

Deve essere così. I loro avversari si sono disposti a semicerchio le mani alzate pronte a rilasciare una scarica devastatrice.

Improvvisamente, un rombo di tuono risparmia agli X-Men il colpo di grazia.

Il Blackbird sta volando rasoterra, in loro direzione. E sta sparando.

 

Un luogo segreto negli Stati Uniti.

Raven Darkholme, meglio nota come Mystica, si assicura che sua figlia Gloria Brickman dorma profondamente e senza far rumore lascia la sua stanza. Gloria sta per entrare in un’età difficile. Forse non avrebbe dovuto portarla con sé dopo aver ucciso Miles,[3] ma non poteva lasciare sola anche lei. Ha fallito con troppi dei suoi figli.

Percorre un lungo corridoio sino ad un ampio salone pieno di monitor dove trova il padrone di casa, Magneto, affiancato dalla sua alleata/amante Emma Frost, la Regina Bianca del Club Infernale di New York, da Exodus, uno dei suoi più fedeli seguaci, e da Hyperstorm, il più recente acquisto dell'organizzazione.

-Benvenuta, Mystica.- la saluta il Signore del Magnetismo -Stavamo giusto esaminando i piani d’invasione di Genosha.-

-Ammetto che dopo il tuo bel discorso di qualche giorno fa,[4] ero curiosa di sapere come intendessi muoverti.- replica Raven -Credi davvero che un manipolo di mutanti basti per sgominare un intero esercito?-

-Ci ero quasi riuscito da solo, ricordi? Comunque non intendo basarmi solo su un attacco diretto ed è qui che tu diventi preziosa.-

-Io? Che intendi dire?-

-I tuoi talenti di mutaforma…-

Mystica gli fa cenno di tacere e si avvicina alla porta per poi spalancarla di colpo.

Il corridoio è vuoto.

-Si può sapere che ti ha preso?- le chiede Emma.

-Ho avuto la sensazione che qualcuno ci stesse ascoltando ed ho imparato a fidarmi di certe sensazioni, mi hanno salvato spesso la vita.-

-Impossibile!- taglia corto la Regina Bianca -La  mia telepatia avrebbe colto una presenza ostile.- e una microspia?

-Lo stesso vale per me.- afferma risoluto Exodus.

-Probabilmente avete ragione.- concorda infine la mutaforma blu -Stavi dicendo, Magnus?-

 

Puglia, Italia.

All'interno del Blackbird, il corpo già freddo di Paige Guthrie giace riverso e scomposto nell'ala dei passeggeri.
Nella cabina del pilota, Alex Summers ha gli occhi iniettati di sangue, mentre armeggia con la consolle. Per fortuna ha conservato quel tanto di lucidità da non scadere nel fuoco amico: scatena il caos sul campo di battaglia, il tanto che basta per guadagnare tempo.

Il tempo di atterrare poco distante dai suoi amici e premere un certo pulsante, premuto il quale, tutto il velivolo si zittisce e cala nel buio, spento in ogni suo circuito.

Nell'oscurità, Alex racimola il primo telo che gli capita sotto mano, si china sul pavimento e avvolge il cadavere di Husk. Prima di coprirla del tutto e riporla in un posto più consono, le dà un ultimo bacio sulle labbra.
Poi, con i muscoli ancora carichi di rabbia, utilizza i comandi manuali per aprire il portellone d'emergenza della nave.

 

Istituto Xavier per un’Istruzione Superiore, Salem Center, Contea di Westchester.

Colosso entra nella sala Cerebro dove una giovane donna asiatica dal fisico mozzafiato, dagli occhi viola e lunghi capelli neri si sta togliendo un casco amplificatore della telepatia.

-Novità su quella mutante russa, Betsy?- chiede.

-Se sono mutanti russi che cerchi, caro Peter…- risponde Elizabeth Braddock, alias Psylocke, che ad onta del fatto che la sua mente occupa il corpo di una giapponese, è un’inglese purosangue -… posso dartene quanti ne vuoi-.

Sul volto di Piotr Rasputin si disegna un’espressione delusa.

-Ma se parliamo dell’area di Volgograd, il numero si riduce a… tre.- conclude Psylocke sorridendo.

Sul viso di Colosso si riaccende la speranza.

-Tre? Una deve essere Vassilissa per forza.- afferma.

Si riferisce ad una giovane mutante russa che aveva chiamato Linea X pochi giorni prima chiedendo aiuto e asilo nell’Istituto, ma prima di poter dare maggiori particolari la linea era caduta.[5]

Peter si è preso a cuore il caso della sua connazionale ed ora finalmente ha un indizio per poterla ritrovare, non intende perdere l’occasione.

 

Puglia, Italia.

All'esterno, invisibile all'occhio umano, una scarica elettromagnetica si è propagata tutto intorno per centinaia di metri, investendo per primi i sette esoscheletri degli anti-mutanti. Come mosche, gli Anti-X-Men sono caduti paralizzati, sotto il peso delle loro pesanti e ora inerti armature.

-...EMP?- riesce solo a dire un pesto Arcangelo, riferendosi all'Impulso Elettromagnetico scagliato dal Blackbird.
Havok annuisce.
-Ci hai salvati...-
-Non tutti, Kurt.- controbatte lui funereo, mentre tende una mano per aiutarlo a rialzarsi. -So che siete feriti e messi male, ma non potete cedere adesso. Sinistro potrebbe scappare da un momento all'altro, e noi dobbiamo essere veloci e operativi. Io, Warren, Jean e Remy trascineremo Diana il più lontano possibile da qui. Non appena sentirai di essere di nuovo in possesso delle tue facoltà, Kurt, teletrasporterai a bordo del Blackbird, uno a uno, gli altri... i burattini di Sinistro.-
Mentre i convocati si avvicinano all'esoscheletro della ragazza di Nightcrawler, l'Uomo Ghiaccio esprime un dubbio:
-Sei sicuro? E se Sinistro li facesse rivoltare contro di noi, e ce lo rubassero, o sabotassero...?-
-Non siamo in condizioni di fare nulla... - cerca di rassicurarlo Diana Vickers, ai loro piedi.

-Quanto dura l'effetto dell'EMP?- chiede ancora.
-Venti minuti.- risponde Alex.

-Ce li faremo bastare.-

 

Qualche minuto dopo, le disposizioni di Havok sono state eseguite, in un silenzio involontariamente rispettoso del lutto subito da tutto il gruppo.

-Quindi li lasciamo così, bloccati nei loro affari?- insiste Bobby Drake, sulla soglia della rampa di discesa del Blackbird.

-Mi occupo io di loro.- interviene a sorpresa Gambit, asciugandosi il sudore sulla fronte.
-Come? Non vuoi darle di santa ragione a Sinistro?- lo sfotte Bobby.
-C'è bisogno di qualcuno che si occupi di questa gente. Che li liberi da quelle corazze, che si accerti delle loro condizioni e che li metta al sicuro.-
-Non credo alle mie orecchie. Hai paura di affrontare Sinistro, forse?- esclama Havok.

-Alex, voglio Nathaniel Essex morto almeno quanto te, in questo momento. Ma è quello che vogliamo tutti?-

-Che cosa intendi? Il tempo stringe, potrebbe fuggire da un momento all'altro.-
-Siamo eroi. Mi avete fatto rinnegare i miei peccati passati. Volete davvero che entri lì dentro e faccia esplodere Sinistro come un mortaretto? Volete davvero che mi sporchi le mani del suo sangue? Che ve le sporchiate tutti, per complicità? O preferite risparmiarmi la tentazione e consegnarlo alla giustizia?-
Gli X-Men si scambiano sguardi eloquenti. Hanno colto l'antifona.

-Forse dovrei seguire il tuo esempio, allora.- conclude Havok.

-Sei il nostro leader, Alex.- ribatte Remy -Ti conosco: abbiamo avuto dei dissensi in passato e quasi certamente li avremo ancora, ma so che farai la cosa giusta.-

Alex sospira, poi dice:

-Lo avete sentito? Muoviamoci.-

-Abbi cura di Diana e degli altri, Remy.- gli dà una pacca sulla spalla Nightcrawler, prima di scomparire.

 

All’esterno del Blackbird.

Gli altri lo raggiungono all'esterno di quello che sembra il più plausibile accesso a un rifugio sotterraneo finora celato dalla presenza degli Anti-X-Men. Un ingresso corazzato, rinforzato, che necessiterebbe di un Colosso o un Forzuto, o degli artigli di Wolverine, per essere violato con la forza bruta.
-Beh? Non riesci a entrare?- gli chiede l’Uomo Ghiaccio.
-Come temevamo, è ben difeso. Niente teletrasporto in accesso. Non è un problema di inibizione dei poteri- fa spallucce Wagner.
-Idem. Posso leggere le vostre menti, ma non entrare lì dentro. È ben schermato. Ecco come ha occultato Diana per tutto questo tempo- riconosce Fenice.

-Tocca a me. Voi fatevi indietro. Il più possibile.- li esorta Alex Summers e nessuno mette in discussione le sue parole.

Per quanto abbiano indietreggiato, non è abbastanza rispetto a quanto ne avrebbero avuto bisogno.

Tutti loro faticano a ricordare l'ultima volta in cui Havok ha dato un tale sfoggio del suo potere. Persino di spalle, rischiano di essere accecati dal bagliore del plasma, e la loro pelle rischia di bruciarsi al contatto con l'aria bollente che sta smuovendo. Se Bobby Drake non stesse intercedendo per tutti con il suo potere, potrebbero riportare qualche ustione.
Havok sta riversando a pieno regime energia cosmica contro il portellone spesso due metri, e sta accompagnando l'attacco con un lungo, straziante urlo di rabbia.
-Mein Gott...- mormora Nightcrawler, quando finalmente può girarsi e, insieme agli altri, costatare la devastazione portata dal loro compagno di squadra, che ha liquefatto le spesse paratie a formare una breccia circolare ad altezza d'uomo.
-Ok, se aspettiamo che si raffreddi... stiamo freschi - dice l'Uomo Ghiaccio, imponendo le mani intorno al varco, da cui sta colando metallo fuso e incandescente. Nel giro di mezzo minuto, il passaggio è agibile.

-Non perdiamo altro tempo- li incita Alex, correndo in avanscoperta, seguito a ruota dal resto del team.

Jean Grey, invece, rallenta. Sente di essere seguita, ma non avverte una presenza precisa.

Finché non intravede qualcosa.
-Lo... lo vedete anche voi?- chiede.
-Che cosa..?- replica Bobby.
-È ... dev'essere una forma astrale indistinta, io... sento... devo seguirla- blatera Jean prendendo un passaggio laterale, come se stesse inseguendo il nulla.
-Dannazione, ci mancava anche questa... Jean!? - prende a rincorrerla Arcangelo.
-Ditemi che non si tratta ancora della Forza Fenice. Non ce la potrei fare - lamenta l'Uomo Ghiaccio.
-Ma... Sinistro?!-
-Hai ragione, Kurt, mi sa che tocca a noi occuparcene. Jean può ritrovarci quando vuole. Proseguiamo!- li esorta Havok, accecato dalla sete di vendetta.

 

Da un’altra parte del complesso sotterraneo.

Muoversi in un'angusta base segreta, in preda a un black-out, non è agevole di per sé, e lo è ancor meno se devi gestire due immense ali al buio e in spazi stretti, tuttavia non intende lasciare Jean da sola. La conosce fin troppo bene e sa che deve esserci un motivo per le sue azioni.

-È di qua, lo sento.- borbotta Jean girando un angolo.

Davanti a loro un portone metallico.

-È qui.- afferma Fenice.

-Chi? Cosa?- chiede Arcangelo.

-Io… non lo so.-

Warren spinge il portone che si apre senza sforzo.

I due X-Men si trovano davanti ad un vero e proprio laboratorio dove spicca un contenitore ripieno di un liquido verdastro.

Avvicinatisi, possono vedere che c’è un ragazzino all’interno, qualcuno che è loro molto familiare.

-Non è possibile...- esclama Jean.
-Ma è... Charles... da giovanissimo...!?- chiede Warren altrettanto sorpreso.

Jean Grey è l'unica a percepire la forma astrale attraversare la capsula e insinuarsi nel corpo galleggiante.

Warren Worthington, perlopiù all'oscuro dell'andazzo, indietreggia atterrito quando il giovane Charles Xavier spalanca di colpo occhi e bocca.
-Mio Dio, è vivo...!-
-Dobbiamo liberarlo da lì!-

I due fidanzati studiano velocemente tutti i comandi presenti sull'enorme incubatrice e nei suoi dintorni. Per fortuna Sinistro ha avuto l'accortezza di usare una simbologia abbastanza intuitiva, grazie alla quale Arcangelo riesce a spingere i bottoni giusti per far defluire il liquido pseudo-amniotico e far aprire l'incubatrice. Con la stessa delicatezza con cui avrebbe preso in braccio un neonato, ma con la forza necessaria a sollevare quaranta chili, prende a sé il corpo debole e impiastricciato del suo mentore e cerca di farlo sedere sul pavimento, in attesa di una sistemazione migliore.
Xavier tossisce.
-Grazie... ragazzi... - riesce a dire, prima di un nuovo accesso di tosse, che espettora ancora liquido.
-Sei davvero Charles Xavier?- chiede ridondante Warren. -Il nostro Charles Xavier, voglio dire?-

A differenza della sua donna, lui non ne ha visto e sentito la forma astrale e non può non comportarsi come un novello San Tommaso.

-Sì... mi... ha... clonato...- rantola l'adolescente.
-Garantisco io per lui. Parlerai dopo, ora fallo respirare.- intima Jean.
-Ma perché diavolo Sinistro avrebbe dovuto clonare il Professore?! - si domanda a mezza voce Arcangelo, nel vano tentativo di non farsi sentire dal diretto interessato.
-Non ne ho idea, ma tra poco lo scopriremo, che lo voglia o meno.- minaccia Fenice, con un preoccupante lampo negli occhi.

 

Da un’altra parte dello stesso complesso.

A volte la fortuna decide di essere dalla tua parte, pensa Havok dopo aver fuso una porta che li ha condotti in una sorta di sala comandi vuota a parte un bel po’ di computer distrutti.

-Siamo arrivati troppo tardi.- commenta amaramente Alex Summers.

-Non è ancora detto.- replica Nightcrawler indicando un passaggio aperto –Deve essere scappato di lì. Possiamo ancora raggiungerlo… o precederlo.-

-Pensi di teleportarci davanti a lui?- chiede l’Uomo Ghiaccio -Ma…-

-È un rischio, lo so.- ammette Kurt. Non so quanto è profondo il tunnel o dove finisca. Potremmo materializzarci nella roccia o a mezz’aria.-

-Non posso chiederti di farlo, ma se lo farai, io ti seguirò.- afferma Havok.

-E anch’io.- aggiunge Bobby.

-Sehr Gut. Prendete le mie mani allora.-

Uno sbuffo di zolfo ed i tre scompaiono.

 

Un hangar sotterraneo.

Un altro sbuffo di zolfo e tre figure appaiono tra un aereo pronto al decollo e l’uomo che sta per salirvi.

-È finita, Sinistro.- afferma Alex –Sei al capolinea.-

-Gli X-Men, che ottimo tempismo. Non vedo Gambit tra voi. Dov'è il mio caro amico Remy?- chiede strafottente il pazzo genetista.
-Ha preferito tenersi alla larga da te, per non dover combattere l'istinto di ucciderti - dice Havok.

-Capisco. E il tuo di istinto, Summers?-

-Che intendi dire?-

-Non stai cercando vendetta per quello che è accaduto a Husk? Il caso ha voluto che l'unica vittima di questa farsa fosse la tua fidanzata.-
-Fidanzata?!- ripetono all'unisono Bobby e Kurt.
-Oh, dimenticavo un aggettivo fondamentale... la tua amante segreta. O come dite voi moderni... “scopamica”? Un termine alquanto volgare, ahimè. Quest’epoca ha smarrito il gusto della vera educazione.-
Havok ha i pugni chiusi, i denti digrignati e sta risplendendo tenuamente di energia cosmica. Se non esplode, è perché ha dato fondo alle sue riserve e perché all'interno della base non ce n'è abbastanza a cui attingere.
-Poi ci spieghi. Ora capisco perché sei così teso, ma mantieni il sangue freddo - dice l'Uomo Ghiaccio, abbassando la temperatura dell'aria intorno al suo amico.-So che sei arrabbiato come tutti noi, ma hai sentito Remy... non dobbiamo sorpassare il limite. Sai che ha ragione.-

-Lo so.- ammette a fior di labbra Alex -Hai l’occasione di arrenderti pacificamente, mostro, ti consiglio di coglierla finché puoi.-

-Arrendermi? Non è un’opzione praticabile. Lasciatemi passare.-

Il pensiero di spostarsi penetra nella mente dei tre X-Men che per un istante contemplano l’idea di far passare il folle genetista, poi Havok urla:

-No!-

Rilascia alle sue spalle un'ultima scarica di plasma che spezza in due l’aereo.

-Nessuna via di fuga.- dice.

-Alex, Alex… sei sempre stato il più instabile. Niente di strano che abbia preferito tuo fratello per i miei esperimenti.- replica Sinistro rilasciando una scarica telecinetica che manda a gambe all’aria i tre mutanti.

Prima che possa fare un’altra mossa, Bobby Drake gli blocca i piedi in una morsa di ghiaccio.

-Non te ne andrai- proclama.

-Esperimenti?- esclama, rabbioso Nightcrawler -È solo questo che siamo per te?-

-E che altro?- ribatte Nathan Essex –Quello in cui avete interferito era uno dei più interessanti.-

Mentre continua a parlare, Sinistro si libera con un pensiero e riprende ad attaccare, senza smettere di blaterare:
-Vedete, dal punto di vista scientifico questa operazione è stato un successo. Abbiamo le prove della maggiore scoperta biologica dalla... scoperta dell'Homo Superior stesso.-

Havok lo colpisce in pieno volto con le briciole di energia cosmica di cui si sta ricaricando, ma l'avversario continua imperterrito grazie alle sue capacità rigenerative.

-Dal punto di vista bellico, è stata un fiasco. Lo ammetto, non avevo valutato attentamente tutte le variabili. Forse avrei dovuto farvi attaccare uno per uno, nei vostri letti...-

Summers non è l'unico a ribollire di rabbia: oltre ad aver provocato la morte di Paige, quest'uomo ha rapito la donna di cui Kurt si era innamorato e lo ha costretto a combatterla corpo a corpo. Wagner sta scaricando tutta la sua ira sottoforma di pugni, assestati da punti diversi in cui si teletrasporta freneticamente intorno al genio del male, ma quest'ultimo vanta capacità telepatiche e riesce ad anticipare ogni mossa e quindi parare ogni colpo.

-... ma temevo che si sarebbe sparsa subito la notizia, e ho preferito approfittare di una serie di fortuite combinazioni per…-

-Hai davvero voglia di parlare così tanto, Sinistro?!- lo interrompe Nightcrawler.

-Sono stato chiuso qui dentro da solo per mesi. Devo assolutamente parlare con qualcuno che capisca quello che dico.-
-Non avrai nemmeno questa soddisfazione!- sbraita Havok, colpendolo con un ultimo raggio d'energia.

-Calmati, Alex.- interviene l’Uomo Ghiaccio -Ora basta, me ne occupo io una volta per tutte.-
Nel giro di pochi secondi, una prigione di ghiaccio avviluppa completamente Nathaniel Essex.
-Lo fermerà?- chiede Kurt.
  vicina allo zero assoluto e non lo sta nemmeno lontanamente uccidendo.-

“Ricordate che anche imprigionato nel ghiaccio posso essere una mina vagante.” dà conferma telepatica il criminale. “Un mio comando e la base salta in aria. O tutti i miei prigionieri umani moriranno in altri modi.”
-Prigionieri?- esclama Havok.

“Ho tutti gli anti-mutanti degli X-Men alla mia mercé. Beh, non proprio tutti. Ho scelto voi di Linea X perché eravate pochi, gestibili e avevo il pacchetto completo dopo l'addio di Alfiere. Molti Anti-X-Men sono morti di malattie o incidenti, nel frattempo, e temo non vengano rimpiazzati. Ma avevo in programma di crearli in provetta.”

-Non so cosa sta blaterando. Che sia un bluff o meno, dobbiamo verificare che ci siano altri civili qui dentro. Bobby, resti tu a tenerlo... al fresco?- ordina Alex.

Prima che l'Uomo Ghiaccio possa rispondere e i suoi compagni possano cercare gli ostaggi di Sinistro, un inaspettato terzetto fa il suo ingresso nella stanza.
Uno di loro si porta le mani alle tempie, dopodiché si avverte nelle menti di tutti un urlo psionico proveniente da Essex.
-Ragazzi, grazie di esservi occupati di Sinistro. Noi abbiamo una piacevole sorpresa per voi - annuncia Jean Grey, con una nota di giubilo nella voce. Insieme a Warren, sta portando a spalle il giovane clone del fondatore degli X-Men, vestito solo di un paio di slip e che cammina arrancando, a causa di muscoli non ancora utilizzati.
-Cha… Charles? Charles Xavier ringiovanito?!- va in tilt Robert Drake. Per un attimo torna ragazzino.
“Ci mancava solo questa.”  lamenta Sinistro dalla sua prigione trasparente.

Mentre il Professor X viene abbracciato dagli altri discepoli, Fenice non può fare a meno di interrogare il loro avversario:
“Di cosa ti lamenti, Nathaniel? Tu l'hai clonato. Te la sei cercata da solo.”
“Mi serviva. Tramite lui ho trovato il suo anti-mutante. Tramite l'anti-Xavier, ho potuto azionare l'anti-Cerebro e ritrovare tutti i vostri contraltari.”

-Tutto questo "anti" mi farà venire l'orticaria.- commenta, sarcastico, Bobby.

“Mi ero premurato che, nel processo di clonazione, non serbasse nessun ricordo, nessuna personalità. Era solo un guscio vuoto, bloccato nella crescita appena uscito dall'età puberale, con l'attivazione dei suoi geni mutanti. Immagino che  Charles sia sopravvissuto in forma astrale.”
“Esatto. Gli hai praticamente permesso di reincarnarsi, di rinascere. Per la terza volta.”

“Quando Apocalisse stava per uccidermi spegnendo la mia mente in realtà sono sopravvissuto fuggendo sul piano astrale.” spiega il giovane Xavier “Purtroppo quando ho cercato di tornare indietro le funzioni vitali del mio corpo originale erano cessate e poco dopo è stato cremato. Non so quanto avrei potuto resistere ancora in forma astrale, ma il clone creato da Sinistro mi ha guidato a sé come un faro guida una nave nella tempesta.”
“Sarete contenti.”
commenta Essex.
-Non pensare nemmeno per un attimo che questo momento di grande gioia compensi l'omicidio di Paige Guthrie.- dice ad alta voce Alex Summers, digrignando i denti.
-Paige..?- fa eco Charles. Con uno sguardo più che psichico, raccoglie impressioni dalle loro menti e si fa un quadro di quello che è successo, chinando il capo. Husk può non essere stata una sua allieva diretta, ma era pur sempre parte della famiglia.

“Ma che bel quadretto. Il fondatore degli X-Men con tre dei membri originali del gruppo. Più un Summers di serie B e un intruso blu dall'aspetto un po' bestiale a fare da supplenti per i grandi assenti. Abbastanza appropriato che siate proprio voi ad affrontare l'amara verità sulla vostra specie rival...”
Xavier si è di nuovo portato le mani alle tempie, quando si avverte un nuovo urlo psichico, dopodiché il silenzio.
-Ok, adesso l'ho zittito del tutto- annuncia il telepate più potente del pianeta.
-Non potevi pensarci prima?- lo canzona Bobby.
-Devo ancora... prendere le misure del mio nuovo corpo.-
-Ne riparleremo con calma, ora devi rimetterti in sesto.- gli dice gentilmente Jean.
-E rivestirti, per favore- aggiunge ancora Bobby -Voglio il monopolio dell’andare in giro in mutande.-

Una risata collettiva stempera l’atmosfera, poi Havok chiede:

-Avete visto altri prigionieri?-
-Sì, venite con noi ad aiutarci.- li esorta Arcangelo.

In pochi minuti i cosiddetti anti-mutanti vengono trovati e liberati. Quasi tutti sono in stato confusionale:

-Dove siamo?-

-Chi siete?-

Spiegazioni vengono date nei limiti della babele di lingue, e qualcuno non la prende bene.

-È colpa vostra!-.

-Sì, se non ci foste stati voi, nessuno avrebbe mai pensato di rapirci.-

-Di tutte le stupidaggini, questa è la più insulsa.- sbraita l’Uomo Ghiaccio -Avete dimenticato che vi abbiamo liberato noi?-

-Calma, Bobby.- lo esorta Nightcrawler.

In quel momento nel salone entra Gambit.

-Ho messo al sicuro quei cosiddetti Anti-X-Men. Stanno bene adesso, compresa Diana.- annuncia -Cosa mi sono perso? Oh, qualcosa di grosso...- dice, quando lo sguardo gli cade sul fondatore degli X-Men.

In breve il Cajun viene ragguagliato sugli ultimi avvenimenti.

-Sono contento che Sinistro sia finalmente nelle nostre mani.- commenta alla fine del racconto, poi si volge verso Xavier -Sei davvero duro da uccidere, Professore.-

-Faccio quello che posso.- replica lui abbozzando un sorriso. La sua voce da ragazzo acerbo stona con il tono ancora autorevole che vi si cela dietro.

Gli anti-mutanti si stanno calmando. Xavier guarda i suoi ex allievi. Non hanno più bisogno di lui, pensa, il suo posto è altrove.

Un giovane uomo di etnia mongola lo ferma.

-Charles Xavier...?- dice, con qualche difficoltà nella pronuncia corretta del nome.
-Tu... non riesco a comunicare con te. Devi essere il mio anti-mutante.-

Shi Kang Hui annuisce, per quello che ha imparato a capire della lingua inglese.

-Quanti anni hai? Devi avere l'età... della mia prima clonazione. Molto... appropriato. Quindi in giro potrebbero esserci altre due come te...-

Concluse le operazioni, gli X-Men si ritrovano a gestire dozzine di persone sotto shock.

-Avremo bisogno di tutti i nostri mezzi per riportarli tutti a casa. Ci vorranno tempo e denaro, ma è un lavoro che va fatto.- dice Havok.

-Quanti spazi aerei stranieri dovremo violare? Quante risorse impiegare? Questo è roba per lo S.H.I.E.L.D. o chi per loro. Sono situazioni completamente diverse, ma lo S.W.O.R.D. si è occupata di rimpatriare tutti gli alieni al soldo di Thanos. Penso a qualcosa del genere per tutti loro.- controbatte Arcangelo.
-Vorresti lasciare in mano a una qualsiasi istituzione umana questo materiale, queste armi viventi? Li useranno contro di noi alla prima occasione!- interviene Gambit.

-Sta arrivando qualcuno..!- li interrompe Charles Xavier, per poi scappare via nell'ombra.
-Ma dove va..?!-
Prima che qualcuno possa pensare di seguirlo, arriva una squadra dello S.H.I.E.L.D.

-Li hai chiamati tu?- chiede Havok ad Arcangelo,.

-Non ce n'è stato bisogno.- afferma una giovane donna dai capelli neri -Agente Speciale Daisy Johnson.- si presenta -Sono lieta di conoscere i membri fondatori degli X-Men e voialtri- stringe loro le mani -Mi auguro, però, che sappiate giustificare la vostra presenza in terra straniera e tutta la situazione.-
-Cosa sapete? Cosa ci fate qui?- contrattacca LeBeau, il meno diplomatico del gruppo.

-Un oggetto volante straniero non autorizzato, un EPM, un picco energetico di energia cosmica con conseguente rilascio di plasma nell’atmosfera... credo ce ne fosse abbastanza per allertare le autorità italiane, prima, e la nostra agenzia, poi.-

-Si allarmano per così poco qui? Si vede che non sono di New York.- scherza Drake.

-Decisamente, anche se potrei raccontarvi delle storie... Allora, signori?-

-Dovete prendere in custodia Nathaniel Essex, noto come Sinistro.- riferisce Worthington -Ha rapito dozzine di ignari, inermi cittadini di ogni nazionalità per i suoi esperimenti genetici, da condurre qui in questo laboratorio segreto. Avrete un gran lavoro da fare nel riportarli a casa.-
-Ok, questo era inaspettato. Ho letto di Sinistro, è classificato come minaccia globale, decisamente roba nostra. Fatemi chiamare rinforzi- dice la ragazza, smanettando con un dispositivo simile a un Blackberry e continuando a parlare, con gli occhi a fare la spola tra gli X-Men e lo schermo -A che genere di esperimenti erano sottoposti, comunque?-
-Non ne abbiamo idea - mente spudoratamente Summers.

-Purtroppo durante la... retata abbiamo perso una dei nostri.- svia il discorso la Grey.
-Davvero? Mi dispiace molto, di chi si tratta?-
-Husk.-
-Sentita di nome, ma non ce l'ho presente, mi spiace doppiamente. Le mie condoglianze. Sapete che questo non impedirà ai miei superiori di torchiarvi, vero? Se questo caso esce allo scoperto, avrà un eco internazionale. È un potenziale disastro.-

-Noi X-Men siamo sempre disposti a collaborare in pieno con le autorità.- assicura lo sponsor di Linea X, pensando alle pubbliche relazioni.

-E comunque in passato abbiamo fatto un bel po’ di favori a Nick Fury, sono certo che ne terrà conto.- aggiunge Havok.

-Non ne dubito.-

-L’ho appena chiamato al suo numero personale.- aggiunge Warren porgendole un cellulare ultrapiatto Starktech di ultima generazione.

La ragazza fa una faccia stupita e prende il telefono:

-Sì, signore, sono io. Va bene, signore.-

Finita la telefonata restituisce l’apparecchio a Warren e dice rivolta agli X-Men:

-A quanto pare, è la vostra giornata fortunata, potete andare.-
-Nessuna fortuna- borbotta tra sé Alex Summers.

Gli X-Men, comunque, non se lo fanno ripetere due volte.

“Fury mi farà scontare in qualche modo l’averlo chiamato, ma ne è valsa la pena per vedere l’espressione sulla faccia di quell’Agente.” dice, telepaticamente, Warren a Jean.

“Non pensi che sia un po’ troppo giovane per essere già nello S.H.I.E.L.D.?”

“Noi eravamo molto più giovani quando affrontammo per la prima volta Magneto. Chi siamo per giudicare?”

“Hai ragione”.

“Dov'è il nostro amico comune?” chiede ancora Arcangelo riferendosi al clonato Professor X.

“Si sta schermando da me, non riesco a trovarlo.”
“Fantastico. Ci mancava pure questa.”

“Spero non si metta nei guai.”

“Non farti ingannare dal fatto che ora sembra un poppante con la bocca ancora sporca di latte. Ha sempre saputo quel che faceva ed amato troppo i misteri per quel che mi riguarda.”

“E ora che facciamo?”

Facciamo finta di nulla e diamo una mano agli agenti, nel frattempo.”

 

Santa Providencia, Mar dei Caraibi.

Nel laboratorio messogli a disposizione da Graydon Creed, la Bestia Nera, ovvero la versione malvagia della Bestia proveniente da una Terra alternativa[6] sente il familiare suono di una mail in arrivo. Il mittente è Essex.

Che mai potrà avergli scritto il suo vecchio collega e rivale?

Incuriosito apre la mail e legge:

"Se hai ricevuto questo pacchetto di dati, vuol dire che qualcosa è andato storto. Fanne buon uso.”

Dopo aver verificato che non ci siano virus o cavalli di troia apre un link a un cloud, un archivio virtuale protetto.

È il backup di tutti i dati di Sinistro e mentre li scorre la Bestia Nera esclama:

-Sempiterne stelle e strisce, questo sì che è interessante!-

Un sorriso maligno gli si disegna sul volto.

 

Nella base di Sinistro, in Puglia.

Nelle successive ore è un andirivieni continuo di uomini e mezzi.

-Sembra che tutti i dischi rigidi siano stati distrutti. Farò il possibile per recuperare i dati, è il mio campo, ma questo Essex sembra saperla lunga, potrebbero essere seriamente irrecuperabili - li aggiorna l’Agente Johnson, ignara di generare un (infondato) sospiro di sollievo.

A un certo punto si vede sfilare Sinistro, incatenato in una avveniristica gabbia di contenimento, scortata da un esagerato numero di agenti. Dalla sua postazione, si limita a lanciare uno sguardo di sfida al suo ex scagnozzo.

-È una soddisfazione incredibile vederlo in catene. - ammette Gambit, con sincero sollievo. Tutto il gruppo è riunito per godersi il momento.
-Puoi dirlo forte. Per tutto quello che ha combinato, dal primo giorno a oggi.- conferma Nightcrawler.
-E sono contenta per Charles, anche se un po' preoccupata finché non ricomparirà.- dice Fenice, con lo sguardo perso all'orizzonte.

-Paige è morta- li gela Havok.
-Lo so, Alex, e questo inquina ogni soddisfazione ottenuta in questa giornata.-

-E chissà che cosa ci riserva il futuro. Se lo S.H.I.E.L.D. scopre l'esistenza di questi anti-mutanti... che ne sarà di noi?- dà il colpo di grazia l'Uomo Ghiaccio.
Una cappa lugubre cala sugli X-Men. Le prossime giornate saranno decisive per il destino del gruppo e della loro specie.

 

Nel prossimo episodio: Il funerale di Husk, il fato del nuovo Professor X, il destino di Nightcrawler e tutte le conseguenze delle macchinazioni di Sinistro!

Note

Un minuto di silenzio per Paige "Husk" Guthrie.

Lasciare Charles Xavier morto sarebbe stata la scelta più coraggiosa, ma l'occasione di riportarlo indietro era troppo ghiotta per lasciarsela sfuggire. Per compensare la mancanza di originalità, punteremo sugli esiti di questa resurrezione, che non vedrà al momento il ripristino dello status quo ante.

Fa qui la sua prima apparizione MIT l'agente S.H.I.E.L.D. Daisy Johnson, alias Skye (alias Quake) direttamente dalla serie televisiva Agents of S.H.I.E.L.D. piuttosto che dai fumetti di Brian M. Bendis al di fuori della nostra continuity. "Prima" apparizione, perché ce ne saranno altre a breve nel nostro parco testate, restate all'erta.

Incidentalmente, abbiamo omaggiato quello che, per forza di cose, è il villain dell'anno 2016 per l'universo mutante, grazie al controverso film X-Men - Apocalisse.

Riappare qui Psylocke mutante britannica dalla storia contorta e complessa, ma di lei riparleremo presto, promesso.

Le rose a Carlo

Le spine a Mickey.

 

Mickey & Carlo

 



[1] In parte anche noi, perché sappiamo che nell’Universo Marvel gli eventi relativi all’esodo degli Ebrei dall’Egitto si sono sostanzialmente svolti come narra la Bibbia e che il Mago di Corte di Ramsete II che sfidò Mosè e Aronne sarebbe stato diventato l’arcinemico di Nova noto come la Sfinge.

[2] Il significato greco originario di «Apocalisse» è appunto «Rivelazione». Tra il I e il II secolo la letteratura giudaico-cristiana è ricca di testi apocalittici, diversi dalla nota Apocalisse di Giovanni.

[3] Il Senatore Miles Ralph Brickman, padre adottivo di Gloria e marito di Mystica che impersonava Mallory Brickman è stato da lei ucciso su Lethal Honey #18.

[4] Su X-Men #40.

[5] Come visto due episodi fa.

[6] Non guardateci così, non l’abbiamo inventato noi. -_^